NO ALLA CENTRALE A BIOMASSE DELLA FATER A PESCARA

NO ALLA CENTRALE A BIOMASSE DELLA FATER A PESCARA PORTERA' 7 TONNELLATE DI POLVERE DENTRO I POLMONI DEI PESCARESI AVRANNO L'EFFETTO DI MANDARENE TANTISSIMI AL CIMITERO RIBBELLIAMOCI SCRIVIAMO AL SINDACO E FATER CHE QUESTA CENTRALE NON LA VOGLIAMO NEMMENO SE RISPETTANO TUTTI I PARAMETRI PERCHE' DAL CAMINO ESCE L' EFFETTO DI UNA COMBUSTIONE MANDA LA TUA EMAIL DI PROTESTA 
LA SITUAZIONE DELL'ARIA PESCARESE GIA RISULTA FORTEMENTE INQUINATA
L'aumento delle polveri sottili nell'aria del 10%, è direttamente
collegato alla morte prematura per patologie respiratorie e cardiache
del 2% della popolazione interessata, in questo caso Pescara, Spoltore e San Giovanni Teatino. Lo certifica l'Organizzazione mondiale della sanità.
Questo vuol dire che la responsabilità è degli enti, prima di tutto
comune e regione, che insistono nel concedere autorizzazioni e non si
curano della vita e della salute dei cittadini.
Chiediamo di fermare il progetto che equivale alla messa su strada di
oltre 1500 macchine ogni ora, per 24 ore al giorno, per 330 giorni all'anno.
A Pescara, dal 1991 al 2001, le donne decedute a causa di un tumore sono state 1.474, le morti attese (quelle che si prevedeva avvenissero Una centrale come quella che la Fater sta costruendo in via Raiale, accanto alla sede dell'industria e a pochi chilometri dal centro della città, vale oltre 6 milioni di euro l'anno in certificati verdi. Si tratta di una forma di incentivazione economica che premia gli impianti che riducono l'immissione di CO2 derivanti da fossili. «La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti entrati in esercizio o ripotenziati a partire dal 1º gennaio 2008», come si legge sul sito del Gestore dei mercati energetici (Gme), «ha diritto alla certificazione di produzione da fonti rinnovabili per i primi quindici anni di esercizio».  Una centrale a biomasse (detta anche cogeneratore) come quella progettata dalla Fater e autorizzata dalla Regione su via Raiale, emette ogni ora polveri dannose alla salute tanto quanto 1.504 automobili in movimento. È come moltiplicare ogni giorno il traffico presente su via Tiburtina per 5,6 volte, quello di corso Vittorio Emanuele per 5,2 volte, e quello dell'asse attrezzato, all'altezza dell'uscita di via Aterno, di quasi 6 volte. Infatti, secondo i dati inseriti nel piano generale del traffico del Comune di Pescara già qualche anno fa, la media di auto che circolano ogni giorno su via Tiburtina è di 6.469, quella di corso Vittorio di 6.891 e quella dell'asse attrezzato (via Aterno) di 6.226. Il confronto con l'impianto a biomasse Fater da 8,9 megawattore, con una potenza termica pari a 18,6 megawatt, è utile per capire la quantità di polveri immesse nell'aria, in una città che Legambiente, solo pochi giorni fa, ha messo nella lista nera di quelle che superano i limiti di legge di polveri sottili.  Una condizione, quella dell'aria di Pescara e della vicina Spoltore, definita «gravissima» anche dal Wwf. L'allarme non può essere sottovalutato dalle amministrazioni che, se non intervengono regolamentando il traffico e valutando con attenzione le autorizzazioni concesse per nuove emissioni industriali e da produzione di energia, si rendono responsabili di danni reali alla salute della popolazione

La centrale Fater, che produrrà più di 8 megawattora, funzionerà 24 ore su 24 per 8mila ore l'anno, e brucerà olio di palma (per il 90% importato in Italia da Indonesia e Malesia). Nel 2010, l'energia consumata dall'azienda Fater, leader nella produzione di assorbenti e pannolini, è stata di circa 50mila megawattora, quest'impianto produrrà 64mila megawattora l'anno.stando alla media regionale) dovevano essere 1.276. Il dato reale mostra un'incidenza del 15 per cento in più. Lo stesso vale per gli uomini, sempre nel decennio preso in considerazione: 2.116 sono quelli deceduti, 1.761 le morti attese. In questo caso l'aumento sulla media regionale è del 20 per cento circa.

La centrale a biomasse di quelle dimensioni, alimentata da oli vegetali ottenuti per via meccanica e chimica da semi di colture oleaginose (importati per un numero considerevole di anni nella totalità da "luoghi lontani" e probabilmente nel futuro per la stragrande maggioranza) senza nessun vantaggio per la comunita agricola e cittadina non ha alcun senso. La stessa centrale - secondo il mio personale pensiero - annullerebbe per giunta gli sforzi dell' UE che tramite il PSR della Regione finanzia impianti per la produzione di energia rinnovabile per le esigenze di ciascuna azienda agricola che voglia ridurre i costi legati al consumo di energia; le aziende di qualunque comparto (agricolo, manifatturiero, meccanico insieme alle famiglie) non trarrebbero alcun beneficio, ma evidenzio esclusivamente un fine personalistico nella realizzazione di um impianto cosi impattante. Da quando si è iniziato a parlare di questo progetto non ho mai ne sentito parlare ne assistito in questi anni ad una riunione per strutturare un intero comparto che possa in minima (minima) parte eventualmente produrre materia prima (i dubbi sono chiari quando si parla di ricaduta positiva nei confronti degli agricoltori e le aziende agricole, senza considerare altri fattori tecnici pur importanti). Ho assistito esclusivamente ad un dibattito positivo tra i nostri concittadini, a sminuire da altre parti il lavoro di persone impegnate in battaglie sociali che conoscono il nostro territorio e ad un progetto che produrrebbe solo pochissimi posti di lavoro (nell ordine della decina ?) e che parte dalla fine .

Tornando alla questione delle emissioni il WWF segnala che:

a)la centrale a biomassa va a sostituire 14 caldaie a metano. La nuova centrale, presa singolarmente, provoca in maniera incontrovertibile un aumento nelle emissioni per diversi parametri, in particolare Polveri sottili – per circa 7,5 tonnellate/anno - e Carbonio Organico Totale - per circa 30 tonnellate/anno (anche se bisogna precisare che precedentemente non erano tabellate le emissioni delle caldaie a metano per questi due parametri)

b)se, invece, si prendono i considerazione i valori di emissione autorizzati per l'intero stabilimento (quindi considerando anche le linee produttive e non solo la centrale a biomassa) il parametro delle polveri sottili effettivamente diminuisce rispetto alla situazione antecedente. Bisogna però precisare che questo avviene esclusivamente per una scelta aziendale del tutto autonoma da parte del privato FATER che ha deciso di migliorare le performance emissive del resto dell'azienda, al di fuori dell'iter autorizzativo della Centrale a Biomassa che è stato valutato da Regione e vari enti pubblici. Pertanto questo miglioramento non deriva, ad esempio, da una prescrizione puntuale sul progetto di centrale da parte di chi deve tutelare in primis la qualità della vita dei cittadini (per dirla in parole povere: verificato l'aumento delle polveri della centrale, gli enti avrebbero dovuto pretendere il miglioramento in altre aree dell'impianto).

Su questo aspetto bisogna ancora chiarire un aspetto molto importante relativo alla qualità delle polveri emesse. Infatti se da un lato c'è un aumento delle polveri sottili da combustione dall'altro si diminuiscono le polveri emesse nel ciclo produttivo, le quali sono costituite quasi esclusivamente dalle cosiddette polveri di cellulosa. Nella commissione di oggi abbiamo registrato profonde divergenze di opinione sul punto tra il rappresentante del Mario Negri sud e i tecnici dell'azienda. Il WWF si è riservato di approfondire questa tematica perchè la qualità e la granulometria delle polveri hanno grande rilevanza per stabilire i potenziali effetti sulla salute.

Invece un altro punto è ormai del tutto fuori discussione: le emissioni per il parametro del Carbonio Organico Totale (COT) non solo aumentano per la Centrale a biomassa ma aumentano anche tenendo conto dell'intera azienda perchè non si registrano miglioramenti su questo aspetto sulle linee produttive. L'aumento delle emissioni per questo parametro appare di circa il 30% rispetto alla situazione precedente. Durante la commissione la Fater ha riconosciuto l'esistenza di questa criticità sollevata dal WWF e ha preso un'importante impegno nei confronti della collettività sulla riduzione delle emissioni per questo parametro. Non è questione da poco. Ricordiamo, infatti, che il COT è un indicatore generico delle emissioni di composti organici, tra i quali vi sono potenzialmente anche sostanze estremamente dannose come gli Idrocarburi Policiclici Aromatici e i composti organici volatili.  PER  QUESTI  MOTIVI    DICIAMO   NO  ALLA  CENTRALE   ALLA CENTRALE  A BIOMASSE  DELLA FATER  A  PESCARA

OLTRE  A FIRMARE    QUESTA  PETIZIONE   POTETE  MANDARE  EMAIL  DI  PROTESTA   PERSONALI   AL  SINDACO    DI  PESCARA  

protocollo@pec.comune.pescara.it . Fater S.p.A. - Relazioni Esterne
Silvia Di Pietrantonio - fax: 085/4552364 - e mail: dipietrantonio.s@fater.it

protocollo@pec.comune.pescara.it, dipietrantonio.s@fater.it, urp@pec.regione.abruzzo.it, carincipaolo@yahoo.it ,maurizio.acerbo@crabruzzo.it, argiro@argirogroup.com, walter.caporale@crabruzzo.it, franco.caramanico@crabruzzo.it, alfredo.castiglione@regione.abruzzo.it, federica.chiavaroli@crabruzzo.it, ricardo.chiavaroli@crabruzzo.it, camillo.dalessandro@crabruzzo.it, cesare.dalessandro@crabruzzo.it, giovanni.damico@crabruzzo.it, luigi.defanis@crabruzzo.it, giorgio.dematteis@crabruzzo.it, antonio.delcorvo@crabruzzo.it, walter.dibastiano@crabruzzo.it, emiliano.dimatteo@crabruzzo.it, giuseppe.dipangrazio@crabruzzo.it, assllpp@regione.abruzzo.it, assagri@regione.abruzzo.it, alfredo.grotta@regione.abruzzo.it, carlo.masci@regione.abruzzo.it, antonio.menna@crabruzzo.it, luigi.milano@crabruzzo.it, emilio.nasuti@crabruzzo.it, nazario.pagano@regione.abruzzo.it, paolo.palomba@crabruzzo.it, lucrezio.paolini@crabruzzo.it, assagri@regione.abruzzo.it,stampa@giannichiodi.com, gabibbo@mediaset.it
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