Pescare squali utilizzando gatti e cani vivi attaccati all’amo

  • by: Monica Vandes
  • recipient: President of France Presidente della Francia

A gennaio è uscita sui giornali online internazionali la notizia che in alcune parti del mondo si pratichi la pesca allo squalo utilizzando, come esche attaccate all’amo, gatti e cani vivi, cuccioli inclusi. Gli animali, agitandosi nel mare e tendendo il filo con i loro tentativi di salvarsi, fanno aumentare le possibilità di pesca. La notizia è stata distribuita assieme ad un video. Alcune foto, invece sono state scattate da alcuni veterinari a cui sono stati portati dei cani, ripescati in mare, con ancora l’amo infilato nella bocca o nelle zampe. Mi spiace vedere che questa notizia, contrariamente a quando è successo nel resto del mondo dove ha avuto grande risalto, qui in Italia, sia stata quasi del tutto trascurata. Solo qualche forum e blog personale ne ha parlato. Personalmente, queste immagini e video, li ho visti solo ieri sera e non posso dire di essere rimasto shockato, essendo abituato ormai alla smisurata crudeltà umana, ma commosso certamente sì. Nel mondo si sono mobilitate persone con le solite INUTILI petizioni online che vanno molto di moda ultimamente. L’unica cosa che veramente può fare smettere questo scempio è l’interessamento delle grandi testate giornalistiche nazionali e mondiali che per ora hanno preferito non discuterne. Come ha dimostrato in questi giorni anche il mio blog per l’ennesima volta con un video (quello dell’incidente fra tir, camion e uomo), basta che se ne parli online e si mostri al grande pubblico virtuale italiano un qualcosa che non va e subito qualcuno nel mondo reale penserà a renderlo pubblico e fare indignare le grandi masse. In molti casi solo la moltitudine può fare quello che al singolo è negato.

Per chi non riuscisse a visualizzare il video, ecco il link diretto alla pagina: http://www.liveleak.com/view?i=431_1232680237

Per saperne di più, il blog http://fotografandolavitablog.blogspot.com ne ha parlato qualche giorno fa, con due articoli a riguardo corredati di foto e video che dimostrano la crudeltà di questa orribile pesca.

P.S. I paesi in cui si dice che questo genere di pesca venga effettuato sono il Venezuela, il Messico, Cuba, Panama, la Costa Rica,il Nicaragua, l’Uruguay, St. Thomas, Marsh Harbor e Miami. Il sito www.saveourcatsfromfishermen.com indica una ricompesa di 1000 dollari per qualsiasi persona che tramite i propri video e foto porti all’arresto di gente che pratichi questo genere di pesca.

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