È stato il sindaco di Carpineto Romano, Quirino Briganti, a chiedere che i bovini selvatici, o meglio inselvatichiti, che vagano per la zona, vengano abbattuti senza se e senza ma.
E ora, il primo cittadino attende il nullaosta del Prefetto di Roma per risolvere quello che ritiene un “allarme”.
Secondo Briganti, abbattere gli animali è l’unico sistema per risolvere il “problema” delle “mucche che passeggiano per il paese” e che, a suo dire, costituiscono “un serio problema per la cittadinanza nonché un possibile elemento di contagio per la Leucosi bovina enzootica, nonché per i danni che arrecato agli allevamenti presenti sul territorio”.
A spalleggiare il sindaco di Carpineto Romano nella sua proposta diabbattimento vi sono anche i primi cittadini di altri dieci comuni della zona.
Il “Piano di abbattimento dei bovini inselvatichiti” prevede l’indicazione di chi materialmente provvederà alle uccisioni, le modalità e i tempi delle stesse e lo smaltimento dei corpi.
Chiediamo al sindaco Briganti di trovare una soluzione pacifica e di ricollocare gli animali in un'area in cui possano vivere in pace.
Gentile sindaco di Carpineto Romano,
siamo giunti a conoscenza della sua intenzione di abbattere i bovini inselvatichiti presenti nel suo Comune e volevamo manifestarle il nostro dissenso in merito ad una soluzione tanto definitiva quanto sanguinosa.
Il rispetto per le specie diverse dalla nostra è importante e le chiediamo pertanto di valutare una soluzione migliore di quanto finora deciso: ricollochi gli animali in un'area dove possano vivere la loro vita. Se possibile si consulti con le associazioni animaliste e ambientaliste del posto, o attive a livello nazionale, e valuti con loro le opzioni disponibili.
Certi che vorrà prendere in considerazione il nostro parere, la ringraziamo per l'attenzione.