Aiutaci a fermare l'esportazione di animali vivi

Nel 2018, 10.880 bovini italiani sono stati le vittime di uno dei commerci più crudeli, finendo la loro breve vita in paesi del Nord Africa, Medio Oriente e in Turchia. Questi animali hanno sofferto le pene dell'inferno durante il viaggio e, con estrema probabilità, sono stati macellati in condizioni brutali e disumane.

Purtroppo, non si tratta di casi isolati: la presenza di bovini italiani in mattatoi di Paesi terzi, con tutele insufficienti o nulle per gli animali, è un fenomeno tutt'altro che marginale, come mostrano i dati sull'export.
Nel corso dello scorso anno, l'Italia ha esportato 28.312 bovini, il 38% dei quali verso Nord Africa, Medio Oriente e Turchia. Gli animali esportati provenivano da allevamenti situati in Veneto e Lombardia.

In Europa esiste una legislazione che impone regole e stabilisce precise linee guida sul trattamento degli animali al momento dell'abbattimento, ma una volta passati i confini europei, gli animali "esportati" perdono ogni tutela e vengono spesso macellati in modi disumani che nell'UE sarebbero vietati. Spesso vengono infatti uccisi senza alcun tipo di stordimento, in mattatoi di fortuna, o direttamente all'interno delle macellerie, se non addirittura per strada.

Gli animali sono esseri senzienti, in grado di provare dolore e stress proprio come noi. Gli animali trasportati fuori dai confini EU non sono solo le vittime di viaggi estenuanti, ma anche di una morte terribile.

Se anche tu credi che tutto questo sia inaccettabile, firma la petizione per dire basta a questo orrore!

Egregi Ministri,


vorrei portare la vostra attenzione sull'export di animali vivi verso Paesi terzi.  


Nel 2018, l'Italia ha esportato 28.312 bovini, di cui 10.880 (il 38%, con un aumento annuo di 6 punti percentuali) verso Nord Africa, Medio Oriente e Turchia. Gli animali esportati provenivano da allevamenti situati in Veneto e Lombardia. Questi animali, dopo un viaggio lunghissimo ed estenuante, sono stati macellati con estrema probabilità in condizioni brutali e disumane, come è accaduto agli animali italiani dell'inchiesta che abbiamo contribuito a diffondere. Le crudeltà che hanno dovuto subire sono scioccanti.


Chiediamo ai Ministri dell'Agricoltura e della Salute di vietare questi viaggi dell'orrore verso Paesi terzi. Se già il trasporto a lunga distanza di animali vivi all'interno dei confini europei comporta sofferenze e andrebbe conseguentemente vietato, l'esportazione di animali oltre i confini dell'Unione Europea apre le porte alle più atroci brutalità e deve essere proibito con ancor maggiore urgenza. In particolare, trattandosi di un numero relativamente basso di animali, siamo fiduciosi che le autorità italiane possano intraprendere questo percorso con tempi più rapidi.


RingraziandoVi per l'attenzione, porgo


Cordiali saluti

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