Ritirare la legge che equipara i disertori agli eroi della Prima Guerra Mondiale.

La Camera dei Deputati ha recentemente approvato all'unanimità (un solo astenuto) un disegno di legge che prevede la completa riabilitazione militare di tutti i soldati italiani fucilati, nel corso della Prima Guerra Mondiale, dai tribunali militari con l'accusa di diserzione, fuga di fronte al nemico, rivolta e ammutinamento.
In caso di approvazione tutti i soldati italiani fucilati per aver disertato saranno equiparati agli eroi caduti per l'Italia.
L'articolo 2, in particolare, prevede l'affissione, in un'ala del Vittoriano in Roma, di una targa nella quale la Repubblica "rende evidente la sua volontà di chiedere il perdono di questi nostri caduti".
Per questo, pur condividendo la doverosa pietà umana nei confronti di questi nostri compatrioti, il Comitato 10 Febbraio chiede il ritiro della proposta di legge in quanto il riconoscimento militare di quanti fuggirono dal campo di battaglia rappresenterebbe un definitivo discredito nei confronti della memoria di Cesare Battisti, Nazario Sauro, Enrico Toti e dei tanti eroi che affrontarono la morte pur di difendere la Patria e la libertà.

"Se chi diserta ha la stessa dignità di chi combatte, cosa diventa lecito pensare di quelli che, nonostante tutto, scelgono di obbedire agli ordini? E che cosa pensare, poi, di quelli che, rispettando gli ordini, addirittura muoiono in combattimento?" Angelo Panebianco

La Camera dei Deputati ha recentemente approvato all'unanimità (un solo astenuto) un disegno di legge che prevede la completa riabilitazione militare di tutti i soldati italiani fucilati, nel corso della Prima Guerra Mondiale, dai tribunali militari con l'accusa di diserzione, fuga di fronte al nemico, rivolta e ammutinamento.
In caso di approvazione tutti i soldati italiani fucilati per aver disertato saranno equiparati agli eroi caduti per l'Italia.
L'articolo 2, in particolare, prevede l'affissione, in un'ala del Vittoriano in Roma, di una targa nella quale la Repubblica "rende evidente la sua volontà di chiedere il perdono di questi nostri caduti".
Per questo, pur condividendo la doverosa pietà umana nei confronti di questi nostri compatrioti, il Comitato 10 Febbraio chiede il ritiro della proposta di legge in quanto il riconoscimento militare di quanti fuggirono dal campo di battaglia rappresenterebbe un definitivo discredito nei confronti della memoria di Cesare Battisti, Nazario Sauro, Enrico Toti e dei tanti eroi che affrontarono la morte pur di difendere la Patria e la libertà.

"Se chi diserta ha la stessa dignità di chi combatte, cosa diventa lecito pensare di quelli che, nonostante tutto, scelgono di obbedire agli ordini? E che cosa pensare, poi, di quelli che, rispettando gli ordini, addirittura muoiono in combattimento?" Angelo Panebianco

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